Cenni Storici di Lecce
Città situata nel tratto sud‑orientale del
Tavoliere salentino a pochi chilometri dell'Adriatico e dell'Ionio. Nella
morfologia e nella forma spaziale Lecce esplicita originali contrasti tra
vecchio e nuovo. Sul nucleo topografico praticamente concentrico che era stato
l’insediamento messapico si soprappose la città romana, che scomparve con le
distruzioni alto medievale. Risorta in epoca normanna, con un’edilizia fatta di
“corti, nel 1543, sotto Carlo V, fu innalzata la cerchia di mura bastionate, a
pianta trapezoidale, destinata a definire l’area urbana fino alla metà del sec. XIX. Nei secoli XVII – XVIII, infatti, la città subì non un ampliamento bensì un
rinnovamento edilizio, ispirato a quel caratteristico stile barocco realizzato
da abili artigiani nella duttile “pietra leccese” , che conferisce un impronta
singolare e il titolo “Firenze del barocco” . Ed è intorno a questa “città
vecchia” (con centro in piazza Sant’Oronzo) che, dalla seconda metà
dell’ottocento, prima in maniera modesta poi a macchia d’olio dopo la seconda
guerra mondiale, si è estesa, in forma radiocentrica, polarizzata sul baricentro
moderno, piazza Mazzini, la “città nuova” . La messapica Sybaris assunse il nome
di Lupiae in età romana. Collegata a Brindisi da un prolungamento della via
Traianza, visse il suo massimo splendore nel sec. II d.C. . Decaduta per le
devastazioni inflittele da Totila e dai longobardi, sotto i bizantini “VI – XI”
fu importante centro religioso. Rifiorì con i normanni, divenendo (1053) sede
della contea del Salento, che sotto gli Angiò appartenne ai Brienne, agli
Enghien e ai del Balzo Orsini. Entrata nel 1463 a far parte dei territori regi
aragonesi come capoluogo della terra d’Otranto, conobbe un periodo di grande
splendore, che si protrasse fino a tutto il sec. XVIII. Nel 1799 si diede una
libera amministrazione, soffocata dalle truppe borboniche; nel 1848 costruì un
governo provvisorio. Nodo delle comunicazioni stradali e ferroviarie della
provincia, Lecce a nelle attività terziarie il settore portante della sua
economia. Accanto al ramo della pubblica amministrazione, consolidato nel lungo
passato della città come capoluogo provinciale, si sono potenziati quelli
finanziario e, soprattutto, commerciale. L’edilizia fisionomizza solo da poco
diversificato‑rispetto all’impianto tradizionale dell’industria alimentare‑da i
nuovi comparti dell’industria manifatturiera concentrati nell’agglomerato
industriale (spicca lo stabilimento FIAT, ma attivi sono anche i rami della
lavorazione del legno, delle confezioni, cartario, editoriale, e della gomma) e
rinnovato i quelli gia esistenti (cosi la Manifattura tabacchi ). Il turismo,
favorito dalle bellezze artistiche e architettoniche cittadine, rappresenta una
notevole forma di reddito. Diffuso e l’artigianato del ferro battuto e della
carta pesta. La storia di Lecce anche sotto il profilo artistico inizia con la
Lupiae messapica di qui si conoscono molti reperti archeologici. Della Lupie
romana restano, invece, il teatro (sec. II d.C.) e l’anfiteatro databile, al
sec. II d.C. . La chiesa dei Santi Nicolò e Cataldo (fine sec. XII) ha nella
facciata settecentesca una piacevole composizione di elementi romanici e
barocchi. A cinquecento risalgono il castello la chiesa di San Marco, la chiesa
del Gesù, il palazzo del seggio o sedile, fino al secolo scorso sede del comune.
La chiesa di Santa Croce, eretta tra la metà del sec. XVI e la fine del XVII,
rappresenta, con l’attiguo palazzo del governo (fine sec. XVII), gia monastero
dei celestini, il più famoso esempio del barocco leccese. Splendida e fastosa la
facciata che risente delle varie fasi costruttive; l’interno a tre navate a
ricche ornamentazioni architettoniche e suntuose altari. Il secondo momento del
barocco leccese, più movimentato e vistoso, si esprime particolarmente nel
duomo, nel palazzo vescovile e nel seminario che prospettano sulla bellissima
piazza del duomo. Il duomo fu eretto dal Zimbalo tra il 1659 e 1670. il palazzo
vescovile risale al sec. XV, ma fu ricostruito nel 1632; il palazzo del
seminario (G. Cino, 1709), dalla facciata in bugnato, ha nel cortile un
pregevole pozza. La facciata della chiesa di Sant’Irene (sec. XVII) ha sobrie
linee classiche, la chiesa di San Matteo fu edificata A. Carducci nel 1667 –
1700 con facciata convessa nella parte inferiore e concava nella parte
superiore. Nei dintorni gli scavi di Rudie hanno messo in luce resti d’età
messapica e romana.
Provincia |
Numero di comuni |
Popolazione |
Superficie (km²) |
Densità (ab./km²) |
Provincia di Lecce |
97 |
813.556 |
2.759 |
294,9 |
|
Numeri Utili
Emergenza Soccorso Sanitario |
|
Pronto Soccorso |
|
Guardia Medica |
|
Carabinieri “Pronto Intervento” |
112 |
Polizia “Pronto Intervento” |
113 |
Guardia di Finanza “Pronto Intervento” |
117 |
Guardia di Finanza |
|
Vigili del Fuoco “Pronto Intervento” |
115 |
Vigili del Fuoco |
|
Vigili Urbani |
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Questura |
|
Guardia Costiera |
167.090090 |
Ospedale Civile SS. Annunziata |
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